Oggi è facile sapere molte cose di una persona con minimo sforzo.
Basta digitare il suo nome su Google o sui social network. Ma non è così per tutti.
E non solo per chi online non c’è per motivi anagrafici, ma anche perché qualcuno fa dell’assenza una scelta consapevole. Una di queste persone è Brooke Soffer, figlia del magnate americano Donald Soffer e manager di uno tra gli hotel più famosi al mondo, lo storico Fontainebleu di Miami.
Incontrarla senza nessuna pre-conoscenza ha voluto dire aprirmi completamente all’ascolto e scoprire una persona sorprendente.
Leggi la storia che ho dedicato a lei, intitolata “All is good” sul portale The Hotel Couture: http://thehotelcouture.com/the-conversazioni/brooke-soffer/
Today it is easy to know many things about a person with minimal effort.
Just type a name on Google or on social networks. But this is not the case for everyone.
And not only for those who are offline for age reasons, but also because someone makes of absence an informed choice. One of these people is Brooke Soffer, daughter of the American tycoon Donald Soffer and manager of one of the most famous hotels in the world, the historic Fontainebleu in Miami.
Meeting her without any pre-knowledge has meant opening up completely to listening and discovering an amazing person.
Read the story I dedicated to her, entitled "All is good" on The Hotel Couture portal: http://thehotelcouture.com/the-conversazioni/brooke-soffer/