Avete presente Altan? Io e i miei figli siamo cresciuti con la magia della Pimpa e dei suoi 303 amici, ma in questo momento ne parliamo come vignettista. “Allora Altan, Trump ha minacciato via Twitter di lanciare missili” gli dice il direttore del quotidiano al telefono e lui ha si e no 24 ore per sfornare un’immagine satirica della reazione dell’italiano medio alla notizia. Ci vuole immaginazione, senso dell’umorismo, velocità, capacità di sintesi, oltre naturalmente a saper disegnare.
Ecco, ho provato a far sedere insieme a noi, al tavolo Martini SpA riunitosi per partecipare al laboratorio sui valori Cloe, un illustratore - guarda caso nato anche lui a Treviso, come Altan, ma molti anni dopo il creatore della Pimpa. Si chiama Andrea Segato ed è abbastanza folle da accettare una proposta indecente, come questa: visualizzare i dialoghi, le dinamiche relazionali, le idee, le visioni che man mano emergono dal gruppo, seduta stante.
Perché questa idea?
Innanzitutto perché le lavagne fogli e quello che vi rimane fissato, magari per mesi, in brutta vista, con pessima calligrafia, sono orribili. Eppure ciò che contengono è importantissimo: spesso tra quelle grafiche incomprensibili si nascondono strategie vitali per lo sviluppo!
Uscire da una riunione con una o più immagini sintetiche dei raggiungimenti dell’incontro, consente di dare il giusto rilievo a ciò che il gruppo partorisce e di evitare che le parole si disperdano al vento. Siamo diventati homo videns(anche se a noi che amiamo le parole questo non fa impazzire) e quindi l’immagine diventa fondamentale, anche nel processo di cambiamento di un’organizzazione. Fa un certo effetto vedere sintetizzato un processo spesso macchinoso, in un’immagine ironica e leggera, magari stampata in un bel magazine ad uso interno. Ma la semplificazione (diversa dalla banalizzazione) è materia del design, giusto?
Certo, la scelta dell’illustratore non è scontata: deve rispecchiare nel tono e nello stile la personalità del marchio. Ma per questo ci sono i direttori artistici!
Altan in a business meeting – that’s why I work with a visualizer
Do you know Altan? My children and I have grown up with the magic of Pimpa and her 303 friends, but in this moment I’m talking of Altan as a cartoonist. “So, Altan, Trump has threatened via Twitter to launch rockets” the newspaper’s director tells him on the phone and he has barely 24 hours to pop out a satiric image of the reaction to the news of the Italian man in the street. You need to have imagination, sense of humour, speed, synthesis skill, and to be able to draw, of course.
So, I brought a cartoonist to the Martini Spa’s table, during a meeting of the CLOE laboratory on values-based communication. A cartoonist who was born in Treviso, just like Altan - what a coincidence! -, but actually many years later. His name is Andrea Segato and he’s crazy enough to accept such an outrageous proposal, like visualizing dialogues, relational dynamics, ideas, visions that emerge from the group, straight away.
Why this idea?
First of all, because flip charts are horrible: they stay in plain view in meeting rooms for months, with an awful calligraphy in a confused layout. Nevertheless, what they contain is crucial: those obscure graphics often hide a strategy for development!
Ending a meeting with an iconic description of the achievements of the meeting allows to give the correct significance to what the group has achieved, eliminating the risk of words being dispersed.
We have become homo videns (even though people like me, who love words, may not like that), images have become crucial, also in organization’s change management. It’s captivating, to see in an image the summary of a complex process, ideally printed in an internal-use cool magazine. But simplification is what design is about, isn’t it?
Of course, choosing the right cartoonist is not that obvious, he/she has to interpret the brand’s personality, in tone and mood. But that’s what artistic directors are for!